I cristiani sono tenuti a osservare il sabato?
aggiornato il 17/10/2022
Questo è un argomento molto delicato, anzi so di non errare affermando che questo è davvero uno dei temi più importanti e di divisione tra le chiese Cristiane odierne!
E’ un articolo anzi uno studio che non ho mai voluto affrontare fino ad oggi dalla nascita di questo sito e di questa “Chiesa-Congregazione sulla terra”. Vi chiedo prima di leggere di Chiedere a Dio di guidarvi.
“REWIND” un pò della mia storia … prima di andare avanti
Io sono nato Cattolico, ho studiato senza farne parte, più di 35 anni fà, per qualche mese con i “Testimoni di Geova” di cui non ho mai condiviso la loro “filosofia religiosa” anche se molte delle dottrine sono condivisibili, ma non il loro sistema “chiesa”… Sono stato parte della Chiesa Di Dio Universale vi sono entrato nel 1987 dopo la morte di Armstrong, (Herbert W. 1892-1986) il fondatore.
Se cercate delle Biografie sulla Chiesa sappiate che sono state scritte da persone che hanno sempre avuto lo scopo di “distruggere” ogni Chiesa che non sia la loro quindi non troverete certo recensioni positive, ma pur sapendo che ci sono “cose buone” e cose “non Buone” evidenziano sempre queste ultime.
Ho conosciuto W. Tkach (il suo successore) quando ero nella chiesa CDU, (venne a Roma nella Chiesa Locale e poi Milano) . Joseph W. Tkach sr. (1927-1995) Quando divenne il successore di Armstrong, mantenne per molti anni tutte le dottrine di base e fondative della Chiesa di Dio Universale.
Quando io entrai nella Chiesa CDU, La chiesa aveva un forte impronta Ebraica, infatti osservavamo tutte le feste Ebraiche principali “Sabato, Tabernacoli, Pasqua, Azzimi etc.. le regole della “Decima” e altre “regole determinate dalla Chiesa”.
Personalmente avevo passato un intero anno agli inizi ha studiare e confrontare “la verità Biblica” secondo I Testimoni di Geova, La Chiesa cattolica e La Chiesa CDU. Alla fine mi convinsi che la CDU aveva la “verità” ma al tempo io ero davvero alle “prime armi e molto ignorante”….
La cosa che mi spinse ad entrare nella chiesa non fu la Dottrina delle “Feste” ne la “promessa di salvezza” ma il fatto che non si faceva proselitismo è solo Dio che chiama e si sceglie i suoi appartenenti alla chiesa, il compito della chiesa è di “far conoscere il Vangelo che significa la buona notizia”, inoltre il ricevere sempre Gratuitamente tutte le pubblicazioni della Chiesa con la filosofia “Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date”.
Quando chiesi di “entrare nella chiesa” il ministro che venne a trovarmi fece molte visite e colloqui con me “praticamente” si accertò che fossi davvero “consapevole” di cosa significasse essere della CDU, Nelle altre confessioni “ti tiravano dentro” subito, anzi facevano pressing per farti essere dei loro, nella CDU invece sembrava che non ti volessero!
I motivi per questo comportamento li compresi solo anni dopo e anche adesso sono parte della mia base “Cristiana”…
MA TORNIAMO AL TEMA PRINCIPALE
Ad un certo punto Tkach verso la fine della sua vita, si impegnò in diversi cambiamenti dottrinali in tema di anglo israelismo, feste cristiane (come Natale e Pasqua), sabbatarianismo, oltre a rivedere la struttura dei versamenti delle decime. Nella CDU il Sabato era parte della osservanza anzi un Segno distintivo “di Vera Chiesa di Dio”.
La Chiesa abolì definitivamente il Sabato, tutte le feste e altro, ma fino a che Tkach padre fu in vita si continuo a osservare tutto.
Tkach sr. morì nel 1995, il successore, suo figlio Joseph Tkach jr., continuò come nuovo Pastore Generale nell’opera di revisione delle dottrine della chiesa, iniziata dal padre e cambio cancellando di fatto tutta la Base della CDU voluta da Armstrong, la totale conversione è culminata nel 1996 con l’accoglimento della WCG nell’ambito della National Association of Evangelicals (NAE) (Associazione nazionale degli evangelici).
Oggigiorno la WCG è presente in circa 90 paesi del mondo con 64.000 membri (sebbene prima degli scismi interni, nel 1986, erano arrivati ad essere circa 150.000) divisi in 860 congregazioni. Il sito ufficiale è www.wcg.org .
Di fatto la CDU non era più la chiesa in cui ero entrato al tempo, rimaneva solo il nome, la Chiesa di Dio Universale è divenuta oggi una chiesa evangelica e segue quella dottrina!
Io avevo al tempo e da anni dei dubbi sul molte dottrine della chiesa compreso il sabato e soprattutto sul Sistema di “gestione” delle comunità “Chiese locali” Ero profondamente convinto che si dovesse incentivare la creazione di una famiglia, favorendo la conoscenza e l’aggregazione dei membri della Chiesa lavorando nel creare Fratelli e Sorelle unite da Amore reciproco, che il Pastore della chiesa non aveva il ruolo di “Padre Padrone” e unico “illuminato da Dio”. Di fatto la chiesa quando io entrai era “Molto piena di amore e di fratellanza” ma era divenuta in pochi anni fatta di “fedeli” sotto tutela del ministro. Non si poteva parlare di “religione” e dottrina tra di noi ed era vietato farlo (solo il Pastore della chiesa era autorizzato a farlo), con persone nuove. Se un fratello era in difficoltà senza approvazione del pastore non si poteva fare nulla.
Il SABATO era una specie di tortura, dove i DIVIETI erano la cosa più importante, Non si doveva vedere la Tv, non si doveva andare a fare compere, non si doveva fare alcun lavoro neanche dentro casa e neanche se fosse urgente, non si doveva …. E i divieti erano davvero tanti… il sabato potevi solo studiare la Bibbia, andare al servizio se c’era o farti una breve passeggiata!
Io però avevo sempre in mente questa scrittura
23 In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. 24 I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». 25 Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? 26 Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell’offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». 27 E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28 Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Quindi che senso aveva quel Sabato Ebraico nella Chiesa Cristiana la CDU? Quel Sabato era non era fatto per l’uomo ma l’uomo ne era schiavo!
La CDU era divenuta una chiesa dove nel tempo mi sono sentito soffocare, dove ho visto “tramandare” o “dare” ruoli di “potere” nella cerchia famigliare o tra amici “fedeli”… Dove si accedeva ai vari “uffici” non perchè Dio ti aveva dato un Dono ma solo se “Eri nella grazia del Pastore o potente al comando”…
Non potevo assolutamente accettare questo e quindi sono andato via… Purtroppo le vari “chiese” che si sono formate dopo dalla separazione dalla CDU hanno tutte mantenuto queste brutte abitudini. Nessuna basa Tutto sul vero concetto di Cristo e cioè i suoi due comandamenti fondamentali
Marco
«Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». 32 Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
vorrei che adesso noti e rifletti con attenzione su questo passo “..amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici..” Cristo afferma una cosa fondamentale cioè val più di tutti gli olocausti e i sacrifici! Comprendi cosa significasse questa frase detta a uno uno degli scribi?
Vi ho scritto quanto sopra per farvi comprendere che anche se questo “sito-chiesa” è nato da davvero poco tempo per mia iniziativa io sono “dentro alla chiesa di Dio Spirituale” da molti anni.
Ma torniamo al argomento di questo studio cioè se i Cristiani devono o non devono osservare il sabato.
La prima cosa è di domandarsi perché Dio ha istituito il Sabato!
Adesso Ti chiedo di lasciare da parte ogni convinzione, ogni idea che hai su questo argomento, di rendere la lavagna bianca!
Dio ci ha dato una mente in grado di ragionare, pensare, porsi domande, di cercare logicità nelle cose.
Noi non siamo stati programmati per Obbedire “ciecamente” ma ogni cosa nella nostra mente può essere elaborata e verificata.
Quindi è quello che faremo insieme, useremo la logica e la sapienza.
Come “popolo di Dio” abbiamo tutti la Bibbia e la riconosciamo come la sua parola scritta per noi.
Ma come è scritto quella parola può essere usata dai “Figli di Lucifero” per ingannare e perfino portare alla rovina gli “Eletti”!
Quindi dobbiamo usare ogni dono che Dio ha messo nella nostra mente per comprendere la verità, non solo basarci su “versetti” presi da parti della parola e composti in modo da disegnare il quadro che vogliamo far vedere.
Quello che succede e che i “predicatori” non cercano la verità ma solo di dimostrare che la loro idea sia la verità per fondare un loro seguito! Questo è senza possibilità di correzione da quando non ci sono più gli Apostoli. San Paolo fece numerose lettere per “riportare nella giusta via” le chiese che erano già al suo tempo preda di persone che volevano imporre una verità diversa.
Quindi facciamo appello alla logica e alla scrittura insieme.
La Bibbia si apre con Genesi e la creazione della umanità, conosciamo tutti le vicende della umanità e secolo dopo secolo la narrazione delle loro vicende. Fino alla “schiavitù in Egitto”
Per tutti questi secoli non si fa menzione della osservanza del sabato, ne di giorni particolari. L’umanità faceva sacrifici e preghiere a Dio quando voleva. Quindi è logico suppore che una festa tanto importante sarebbe stata “citata” e osservata da Subito? Che ne dovremmo trovare traccia o che gli uomini “chiamati” da Dio lo osservavano e lo insegnavano?
E invece non c’è traccia se non Nel libro della Genesi dove leggiamo che Dio creò i cieli e la terra che Egli chiamò «giorni in sei periodi di tempo »: «Il settimo giorno, Iddio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò» (Genesi 2:2–3).
Notare che in molte traduzioni si parla di “tempo”. Alcuni hanno calcolato questo tempo come 1000 anni altri ….
Il termine ebraico “yom”, comunemente tradotto “giorno”, sta ad indicare, nella stessa Bibbia, sia le classiche 24 ore che periodi di tempo più lunghi. Nel quarto capitolo della Genesi, ad esempio, leggiamo questo brano:
1 Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». 2 Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. 3 Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore.
Ebbene, quel termine (Genesi 4,3) che le Bibbie in volgare traducono in “tempo”, nell’originale in lingua ebraica è “yom” (giorno); lo stesso del primo capitolo (quando Dio creò tutte le cose). Perché, allora, in tal caso è stato tradotto in “tempo” anziché in “giorno”? Il perché si capisce dal contesto. Da quando Caino nacque, a quando egli fece la propria offerta a Dio, non potevano, per logica, essere passati solo alcuni giorni ma doveva esser trascorso un bel po’ di tempo (presumibilmente un bel po’ anni). Di esempi dello stesso genere se ne potrebbero fare anche altri. Sempre dal Libro della Genesi, al capitolo 40, leggiamo quanto segue:
4 Il comandante delle guardie assegnò loro Giuseppe, perché li servisse. Così essi restarono nel carcere per un certo tempo.
Nel Libro di Giosuè, invece, al capitolo 24, è scritto che gli ebrei dimorarono per lungo tempo nel deserto. In entrambi i casi, la parola ebraica tradotta in “tempo” è, in realtà, “yom”. Sappiamo, pertanto, con certezza, che tale termine (yom) stesse ad indicare non solo singoli giorni della durata di 24 ore, bensì, anche periodi di tempo di durata indefinita. Ciò non deve affatto stupirci dato che l’ebraico biblico aveva un numero piuttosto ridotto di vocaboli, circa 8.000, di cui 1.700 usati (nella Bibbia) una sola volta. Poiché l’Antico Testamento contiene circa 590.000 parole, gli ebrei, nella stesura della Bibbia, dovettero farsi bastare il loro piccolo vocabolario usando gli stessi termini più e più volte e in vario modo.
Aldilà che il termine “yom”, come già detto, era usato, anche, quale sinonimo di tempo indefinito, va fatta pure un’altra considerazione.
Dio, essendo eterno, senz’altro non computa il tempo alla nostra maniera. E’ la stessa Bibbia a dircelo. Nel Salmo 89, che la tradizione attribuisce a Mosè, leggiamo:
4 Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.
San Pietro riprese lo stesso concetto nella sua seconda Lettera Apostolica, dicendo:
8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo.
Quindi la domanda è quanto era lungo il giorno “santo” della Creazione? Nessuno su questa terra è in grado di provare che sia stato di 24 ore. Se questo fosse possibile, tramite la parola Biblica e qualcuno avesse la prova inconfutabile, allora tutti dovrebbero osservare il Sabato, ma invece ognuno “trova la sua verità”.
Ma sappiamo con certezza che il Sabato di 24 ore è stato dato al popolo dell’esodo.
Ma perchè?
Quel popolo era il “POPOLO DI DIO” a quel tempo l’adorazione e i sacrifici erano la cosa normale in tutti i popoli, quindi ci doveva essere qualcosa che fosse un “segnale” un “segno” che rendesse quel popolo diverso.
Va fatta, anche questa importante considerazione. Strutturando la Creazione in 7 giorni (sei di lavoro ed uno di riposo), Dio istituì la settimana ebraica (cioè quella composta, appunto, da sei giorni lavorativi e da uno di riposo da dedicare alla preghiera, a Dio e alla famiglia). Il diritto ad almeno un giorno di riposo settimanale lo dobbiamo, pertanto, alla Bibbia (e dunque a Dio); un diritto che la legge ebraica estendeva anche ai servi e agli schiavi. Tale diritto, non dimentichiamolo mai, non era presente presso nessun altro popolo dell’antichità!
Bene andiamo avanti…
Come al solito ho fatto ricerche sul web (non sono un professore di Religione ne un esperto teologo) ma ogni volta mi rivolgo al mio insegnante Gesù Cristo affinche mi conduca alla sapienza e mi faccia trovare la sua verità.
Come ho sempre affermato la Verità è da Dio, la sapienza e da Dio e l’unico insegnate è Dio. Ma questo impone che Dio usi qualsiasi persona in questo mondo per insegnare e far conoscere la sua Verità. Di fatto vi sono Professori e Maestri che sono in grado di Studiare e scrivere la Verità religiosa, non sono in grado spesso di “Vedere” il quadro totale e ne possegono solo un “pezzetto”, ma quel pezzetto e per me importante perche Cristo lo ha fatto scrivere affinche chi non ha “conoscenza ho non può accedere a studi” possa trovarlo e creare alla fine il “quadro completo”…
Cercando nel web ho trovato questo articolo …. Vi ho apportato alcune correzioni ma senza stravolgerlo.
CHE COSA DICONO LE SCRITTURE?
Rispettoso delle posizioni altrui, devo però riconoscere e affermare che tutto quello che è sostenuto dalla Scrittura e, in materia di dottrina, tutto quello che è detto e confermato dal Nuovo Testamento.
È stato ripetutamente sottolineato che non tutto quello che è insegnato nell’Antico Testamento è ancora valido, per questo Gesù è venuto, per perfezionare la legge antica. Egli ha sostituito l’antico patto con il nuovo, che ha inizio con la Sua morte e risurrezione: “… senza spargimento di sangue non c’è remissione” (Ebrei 9:22). Il nuovo patto inizia con il sacrificio di Cristo ed è promulgato con la Sua gloriosa risurrezione. Dio, infatti, “… in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il gran Pastore delle pecore, Gesù nostro Signore” (Ebrei 13:20). Occorre, perciò, trovare nel Nuovo Testamento la conferma di tutto quello che riteniamo fedele all’insegnamento di Gesù e degli apostoli.
LA PRATICA DELLA CHIESA DEL NUOVO TESTAMENTO
Il periodo rappresentato dal libro degli Atti e dalle Epistole, deve essere il punto di riferimento dottrinale della Chiesa d’ogni tempo; il libro degli Atti, infatti, esprime praticamente la dottrina creduta dai cristiani dell’era apostolica e le epistole ne illustrano, invece, la formulazione dottrinale o teologica.
Dobbiamo comprendere che al Tempo gli Ebrei non vivevano solo in “Israele” ma esistevano diverse comunità di Fede Ebraica che seguivano le regole e le leggi Ebraiche. Queste comunità conoscevano la legge “ebraica” e sopratutto la promessa del Messia. Cosa importante perchè predicare “di un messia” a persone che credevano in una moltitudine di Dei sarebbe stato incomprensibile, creare delle comunità (chiese) convertendo dei “gentili” che non avevano nessuna consocenza della legge Ebraica ne della loro storia una impresa destinata al fallimento. Paolo non avrebbe avuto “argomenti” per presentare Gesù Cristo come Salvatore e Messia!
Le antiche comunità erano “miste” in molte famiglie ebree vi erano persone non ebree e di fede “pagana”
In un primo tempo, il sabato e la domenica, o primo giorno della settimana, convissero nella chiesa dell’era apostolica, ed era inevitabile che fosse così, in quanto esistevano comunità cristiane di origine giudaica ed altre di origine pagana. Questa situazione era naturale, come gli ex giudei avevano come giorno di riposo il sabato, così gli ex pagani avevano per riposo il “giorno del sole”, cioè la domenica. Questo era il loro giorno festivo.
Ecco perché, nel libro degli Atti, si parla spesso del sabato in relazione ai giudei e, soprattutto, alla predicazione di Paolo tra gli ebrei; invece si parla del “primo giorno della settimana” quando ci si riferisce alle comunità cristiane non giudaiche. In Giovanni 20:19, troviamo i discepoli radunati “la sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana” in trepidante attesa di notizie più precise intorno a Gesù, che qualcuno diceva risorto, quando, all’improvviso, il Signore stesso “venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: ‘Pace a voi’” (v. 19). Quello fu un incontro da non dimenticare, in quanto in quell’occasione i discepoli divennero il nucleo iniziale della Chiesa di Cristo, quando Egli”… soffiò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo” (Giovanni 20:22) e in quell’istante divennero “nuove creature”.Tuttavia, l’eccezionalità dell’episodio riferito in questo brano, non consente obiettivamente di utilizzare il testo a riprova che i discepoli celebrassero, come giorno di riposo, il primo giorno della settimana invece del sabato.
In Atti 20:7 è detto: “Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti …”. In quest’occasione Paolo è in visita alla comunità di Troas, probabilmente composta in massima parte da pagani convertiti a Cristo, tanto è vero che Eutico non è un nome ebraico. Questo passo prova appunto che i cristiani si radunavano il primo giorno della settimana. Altra conferma viene da I Corinzi 16:2, quando l’apostolo Paolo incoraggiava i membri della chiesa di Corinto: “Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli …” per partecipare alla colletta per i fratelli poveri di Gerusalemme, colpiti da una grave carestia. È evidente che questa raccolta era fatta in occasione del culto festivo. Nel versetto appena citato, l’apostolo afferma di aver “ordinato alle chiese di Galazia” di raccogliere nello stesso modo le offerte per i poveri di Gerusalemme, proprio come a Corinto. Quindi anche in Galazia i cristiani si radunavano “ogni primo giorno della settimana”.
Un’altra indicazione precisa è quella di Apocalisse? non ho trovato sinceramente che questa affermazione indichi la Domenica come giorno del Signore il versetto parla di “giorno del signore” ma la aggiunta “domenica” non lo trovata nelle Bibbie di altre confessioni solo in quella cattolica… 1:10 dove il “giorno del Signore”, il “dies solis” il giorno festivo del calendario romano, era chiamato dai cristiani ufficialmente il giorno del Signore “dies dominica”, da cui deriva l’italiano “domenica”. (questa frase e affermazione da parte di alcune chiese non penso sia vera) la affermazione è “generica” il gorno del signore, ma stiamo parlando di Apocalisse scritta dal un Apostolo Ebreo. Inoltre se in Apocalisse si voleva affermare senza ombra di dubbio che il giorno del signore fosse di sabato, sarebbe bastato scriverlo. Quello che si suppone e che l’Aposto che era Ebreo e aveva sempre osservato il sabato lo stesse osservando anche in quel periodo. Infatti non ci sono in nessuna scrittura del “nuovo testamento” delle frasi o altro che dicono che non si è liberi di scegliere di osservare il Sabato o La Domenica…
LE POSIZIONI STORICHE SUL”GIORNO DEL SIGNORE”
Ignazio di Antiochia (I-II sec.) scriveva: “I cristiani non sabatizzano” (Ad Magnesios 9).
- Nella Didachè o “Dottrina degli Apostoli”, che risale al primo secolo (80-100 d.C.), uno dei più antichi documenti della letteratura cristiana, è scritto: “il giorno del Signore riunitevi rompete il pane e rendete grazie”.
- Nell’Epistola di Barnaba, un libro apocrifo del periodo neotestamentario, sempre tra il primo e il secondo secolo, è scritto: “I cristiani osservano l’ottavo giorno con allegrezza perché in esso Gesù è risuscitato dai morti”.
- Giustino Martire (100-165) scriveva nella sua Apologia maggiore cap. 67: “Nel giorno detto del Sole, avviene nello stesso luogo un concorso di tutti quelli che dimorano in città o in campagna; e si leggono quando si può, le memorie degli apostoli, cioè i Vangeli”.
- Ireneo, Vescovo di Siena (175 circa) scriveva: “Il mistero della risurrezione del Signore cioè La Cena del Signore non può essere celebrata che nel giorno del Signore”.
- Clemente d’Alessandria (150-212) scriveva: “L’antico giorno di sabato è divenuto un semplice giorno feriale”.
- Tertulliano, apologeta cristiano (160-220) affermava parlando degli adoratori del dio sole, nel “giorno del sole”: “Sebbene condividiamo il giorno del Signore con loro non abbiamo paura di apparire pagani”.
- Cipriano, Vescovo di Cartagine (200 c.-258) scriveva: “Il giorno del Signore sempre il primo e l’ottavo giorno”.
- Pietro d’Alessandria (300 circa) affermava: “Osserviamo il giorno del Signore come un giorno di gioia per Colui che è risuscitato”.
Queste testimonianze storiche dei primi tre secoli dell’era cristiana non fanno altro che confermare come il giorno del Signore subentrasse lentamente al sabato, e divenne generalizzato con il distacco totale dei cristiani Gentili dalle chiese cristiane giudaizzanti.
VOGLIO PRECISARE che le posizioni storiche sopra citate non sono tutte da me condivise ma le riporto per completezza di informazione.
LA TESTIMONIANZA DELLA STORIA
Riguardo al calendario, oltre al fatto che nei secoli vi sono stati modi diversi per calcolare gli anni e quindi i giorni, basterebbe ricordare che proposte di cambiamento del calendario e dei giorni festivi, ce ne sono state molte, alcune perfino inoltrate all’O.N.U. per essere esaminate. Alcune riforme hanno avuto un effetto anche sui giorni del calendario introdotto da Giulio Cesare, che contava gli anni dalla fondazione di Roma (753 a.C.), iniziava a gennaio, era di 365 giorni per tre anni ed il quarto di 366 giorni. Il 46 a.C., infatti, anno della riforma che si proponeva di far corrispondere i giorni con l’inizio della primavera, fu necessario aumentare il calendario di 90 giorni e per questo venne ricordato come anno della confusione. Nel 1582, papa Gregorio XIII, perché vi fosse piena corrispondenza tra i mesi e le stagioni, ridusse l’anno 1582 di dieci giorni, facendo seguire al 4 il 15 di ottobre, per ristabilire la coincidenza con l’inizio della primavera. Basti considerare, poi, come si sono succeduti i diversi calendari nella storia del mondo, al punto che risulta assolutamente impossibile affermare con certezza che il sabato attuale corrisponda al sabato iniziale biblico, quando “Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta” (Genesi 2:3).
LA POSIZIONE DI GESÙ E DEGLI APOSTOLI RISPETTO AL SABATO
Il sabato, però, non era osservato strettamente, secondo la tradizione giudaica, da Gesù e dai discepoli. Ecco alcuni testi esemplari: “Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano d’ucciderlo; perché faceva quelle cose [le guarigioni] di sabato” (Giovanni 5:16); “…alcuni dei farisei dicevano: ‘Quest’uomo [Gesù] non è da Dio perché non osserva il sabato’” (Giovanni 9:16). Gesù insegnò che “… Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (Marco 2:27).
Gli apostoli si espressero molto chiaramente sull’uso del sabato: “Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, o a noviluni o a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire …” (Colossesi 2:16, 17); “… ombra delle cose celesti …” (Ebrei 8:5). Il sabato, giorno del riposo, era figura della terra promessa a Israele, infatti Mosè dichiarò: “… finora non siete giunti al riposo e all’eredità che l’Eterno, il vostro Dio, vi dà. Voi dunque, passerete il Giordano e abiterete il paese … avrete pace” (Deuteronomio 12:9, 10; Vers. N.R.). Lo scrittore dell’epistola agli Ebrei, ispirato dallo Spirito Santo, affermerà: “… noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo … Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio; poiché chi entra nel riposo di Lui si riposa anch’egli dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue” (Ebrei 4:3, 9, 10). E ancora, l’apostolo Paolo ha scritto che: “…ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali volete di bel nuovo ricominciare a servire? Voi osservate giorni e mesi e stagioni ed anni. Io temo, quanto a voi, d’essermi invano affaticato per voi” (Galati 4:9-11).
UN PRINCIPIO DI LIBERTÀ
Nell’Epistola ai Romani è scritto: “Uno stima un giorno più di un altro; l’uno stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore…” (Romani 14:5, 6). Se il sabato, dunque, era una regola da rispettare nella Chiesa apostolica, sarebbe stato indicato, mentre qui si sottolinea un principio di libertà e rispetto individuali. Inoltre fu indetto un Concilio speciale a Gerusalemme riguardante proprio la validità della legge di Mosè che, tra l’altro, obbligava al rispetto del sabato. Ma la decisione unanime degli apostoli e dei fratelli anziani, per “i fratelli d’infra i Gentili”, dichiarava: “Poiché è parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie; cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani” (Atti 15:28, 29). Del rispetto del sabato, però, non si parla. Il risultato del Concilio doveva essere “non una misura provvisoria ma addirittura una legge per la Chiesa. Così lo intese l’antichità; e le tracce del concordato si trovano ne’ così detti Canoni Apostolici (C. 62); nel Concilio di Granga (IV secolo, C. 2); nel Concilio di Costantinopoli del VII secolo (C. 67); ed il concordato continua anche oggi ad essere legge nella chiesa greca”(1). Ma del sabato non si fa mai cenno. Il testo dell’Epistola ai Romani succitato indicherebbe, sottolineando la libertà di ogni credente di stimare “un giorno più di un altro” o stimare “tutti i giorni uguali”, che i cristiani dell’era apostolica non facessero allora alcuna differenza di giorni, ma soltanto una ragione d’opportunità per radunarsi. Poiché nell’ambiente pagano dell’epoca il “giorno del sole” era considerato festivo a tutti gli effetti, i cristiani prendevano l’occasione di radunarsi insieme in quel giorno per offrire un culto al Signore, in quanto liberi da impegni di lavoro. Soltanto in seguito, con il riconoscimento del cristianesimo come religione di stato, il “giorno del sole” fu modificato in “Giorno del Signore” o “Domenica” e gli fu dato valore sacro.
Quindi perchè alcune Chiese Cristiane fanno della osservanza del Sabato un Bandiera di distinzione?
Dobbiamo scindere la nazione Ebraica e la relativa religione dalle chiese “cristiane”
Gli ebrei non Riconoscono il Nuovo testamento ne alcuna scittura al di fuori della legge e delle scritture che erano esistenti e fondamento del culto al tempo di Cristo.
Quindi seguono tutte quello che è scritto nel “vecchio testamento” anche se alcune “regole” non sono più applicate.
Quindi il Sabato e Tutte le feste o osservanze sono legge per il popolo ebreo un segno distintivo!
I Cristiani hanno l’obbligo di continuare quelle leggi e regolamenti? Se lo facessero allora Cosa è venuto a fare Cristo? Quale scopo se la sua predicazione e le sua azioni non hanno mutato nulla?
Per quanto possa sembrare assurdo la risposta è in un fatto molto semplice.
Tutti sappiamo di un “fatto” particolare mai menzionato nel Vecchio testamento e solo verso la fine dei Vangeli.
Gesù parlo di un “consolatore” di una Forza che avrebbe dato conoscenza… Questa forza è lo Spirito Santo.
Gesù e poi Gli Apostoli dissero più volte che solo chi ha lo Spirito Santo e parte della Chiesa Di Dio (spirituale)
Ma non si accena o si trovano scritture che il Popolo Ebreo avesse avuto da Dio lo Spirito Santo, solo alcunI Profeti o personaggi importanti ebbero in “dono” lo Spirito Santo.
E’ lo Spirito Santo che distingue “i veri Cristiani” dal mondo. Ma lo Spirto Santo è invisibile non c’è modo esteriore di capire se una persona ha Lo Spirito Santo o no! Quindi non c’è modo di identificare la sua Vera Chiesa terrena. Non ci sono Segni Visibili distintivi, non ce un “bollo di autenticità”.
Osservare il Sabato è il bollo di “vera Chiesa di Dio” che molti applicano alla loro Chiesa. Ma di fatto non lo è!
Il Sabato non è il requisito “di vera Chiesa” e l’osservanza di questo giorno non è un fatto distintivo del vero Cristiano.
Lo è per chi è di religione Ebraica non per un Cristiano che ha altro segno distintivo.
Chi non ha lo Spirio Santo non è in grado di elevarsi al livello “spirituale” ma puo solo agire nel mondo Fisico Religioso.
51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. 53 E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
La rottura del velo indicherebbe simbolicamente l’accesso diretto a Dio reso possibile anche agli uomini dal sacrificio di Gesù. Quindi da quel momento Ogni essere umano può “accedere” a Dio ma per poterlo fare ( ho fatto un articolo che approfondisce il tema) deve osservare due regole precise
Giovanni 6,41-59
44 Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 45 È scritto nei profeti: “Saranno tutti istruiti da Dio”.
Matteo 3:11
Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.
Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.
Detto questo, soffiò su di loro e disse: <<Ricevete lo Spirito Santo>>
Atti 5:32
Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».
Atti 8:17
Quindi imposero loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo.
Quindi è ovvio che un Cristiano e parte della Chiesa se DIO lo ha chimato e Lui/Lei ha accettato di vivere secondo le Regole e i Valori che Cristo a dato ai suoi “Fratelli” e solo se Dio gli ha concesso lo S.Santo…
Come abbiamo visto è lo S. Santo che da alla Persona la capacita di “collegarsi” a Dio e sopratutto di Conoscere e seguire la Via di Dio.
La Vera Chiesa di Dio non ha simboli umani che dicano “ecco sono la vera Chiesa” perchè e lo stesso Cristo che ha detto:
Matteo 7,16-20
16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
Luca 6,43-45
43 Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. 44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 45 L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
Quindi i Cristiani cioè i membri della Chiesa di Dio non si distinguno perche osservano “Sabati o Feste” ma solo ed esclusivamente per i loro frutti.
E’ fondamentale leggere questo passo e qui che si rivela pienamente cosa sia il vero Cristiano
1Corinzi 13
1 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 La carità (L’amore non verrà mai meno.) non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.
13 Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l’amore.
Dio è Logico o non ha logica? egli è in controllo?
Adesso mettiamo da parte ogni versetto biblico e usiamo solo la logica. Dal Tempo di Israele dove la civiltà era agricola e praticamente il tempo camminava lento…. Alla civilta di oggi. Al tempo fermarsi di Sabato era possibile anzi era un “momento di Gioia e riposo” Nessun danno o problema….
Può il sabato e le sue regole convivere con il mondo di oggi?
Immaginate di essere su un aereo con due piloti che osservano il sabato… e state facendo un volo che dura molte ore da un continente ad un altro… Entra il Sabato (dal tramonto al tramonto) cosa fanno i due piloti smettono di “lavorare” e chi pilota l’aereo? e se un intero equipaggio di una nave mercantile che naviga per mesi e in pieno oceano che fanno spengono tutto lasciando la nave in balia del mare? e in Ospedale che fanno i medici sospendono di curare? E se quelle persone sono in una centrale che produce energia “la spengono” e tutti senza corrente?
Può il mondo di oggi fermarsi di sabato cioè dal Venerdi al tramonto al sabato al tramonto?
Cosa farà la polizia? non protegge le persone? …. Quindi Dio non ha previsto questa evoluzione? e non ha previsto che tanti suoi “fedeli” avrebbero dovuto lavorare di Sabato o perdere il lavoro? Io penso che Dio sapeva bene cosa fosse il sabato nel tempo degli Ebrei e Sapeva quando mando Gesù cosa Doveva essere per i tempi a venire….
delle persone che per osservare il sabato metto in pericolo o creano disagio ad altre persone saranno “amate” o “odiate” e la loro Parola di Vita ascoltata o ripudiata? Sarà il Sabato ad attirare il Mondo verso il Vangelo o lo farà rifiutare? Sarà il Sabato a “disinguere” la Chiesa di Dio o L’amore che è in essa?
La mia posizione sul sabato.
Spero che tu comprenda il discorso sul Sabato..
Abbiamo per secoli l’umanità che adorava Dio che non ha mai avuto il “sabato” poi Dio scelse un popolo tra l’umanità lo definì “il suo popolo” e gli diede due suggelli, Il sabato e la circoncisione. Questi due “segni” identificavano il suo popolo ovunque.
Cristo ha trasformato tutto ciò che era “fisico” in qualcosa di “spirituale” delle “leggi-usanze” di apparenza in qualcosa di molto più potente non rilegato ad un giorno ma ad ogni ora della esistenza del Cristiano e cioè Dare Amore a ogni essere Umano. Essere la luce che illumina il Buio. Non essere “amico” solo delle persone della Tua chiesa e avere riguardo solo per loro, ma la Vera Chiesa di Dio e un FARO che deve portare luce al mondo e questo il compito dei Cristiano Spirituali… Far vedere il Più grande Dono dello Spirito Santo e cioè l’amore!
La chiesa non sarà riconosciuta per Osservanze di Giorni ma per la luce dei suoi appartenenti….
Quindi in quanto al Giorno del Signore ognuno può decidere di osservare un giorno in cui dedicarsi completamente a Dio, ed a se stesso per elevare la sua Via Spirituale. Ma può anche decidere che “ogni giorno” è il giorno del Signore!
Solo un unica Festa è sancita ed è vincolante per i Cristiani voluta e comandata da Cristo ed è la Pasqua.